L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù oggi

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Istituzione della Santa Sede si trova a Roma ed è il più grande Policlinico e Centro di Ricerca Pediatrico in Europa, collegato ai maggiori centri internazionali del settore, dove vengono curati bambini che arrivano da tutta Italia e da molte parti del mondo.
L’assistenza sanitaria dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è distribuita su 6 nuclei di ricovero e cura.

alle quali si aggiungono le sedi di:

  •  Palidoro (comune di Fiumicino) in Via Torre di Palidoro, snc,
  • Santa Marinella, sul litorale laziale sul Lungomare G. Marconi, 36,
  • Passoscuro (comune di Fiumicino) in Via Orosei 48, aggiunta nel 2022 e dedicata alle cure palliative pediatriche.

Per un totale complessivo di 627 posti letto, dei quali 40 di terapia intensiva e 22 di semi intensiva neonatale.
Nella sede storica del Gianicolo è dove si svolge tutta l’attività di Trapianti e la maggior parte di Interventi Chirurgica di alta complessità, come la Chirurgia d’Urgenza e la Cardiochirurgia con le Terapie Intensive collegate.
La sede dell’Ospedale in Viale di San Paolo è quella dei grandi Laboratori di Ricerca, attrezzati con le tecnologie più moderne per eseguire indagini genetiche e cellulari, compresa un’Officina Farmaceutica dedicata alla produzione di terapie avanzate.
Il Bambino Gesù, è sede per l’Italia di Orphanet, il più grande database mondiale per le Malattie Rare a cui aderiscono oltre 40 Stati.


Storia, in breve, dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: da 4 piccole pazienti a 28000 ricoveri nel 2022.

Il Bambino Gesù, fondato nel 1869, nell’ultimo anno di vita dello Stato Pontificio, per iniziativa dei duchi Salviati, come il primo Ospedale Pediatrico Italiano, concepito sulla base del modello parigino dell’Hôpital des Enfants Malades.
I duchi Arabella e Scipione Salviati misero a disposizione un loro stabile, in via delle Zoccolette, nel quartiere Regola, a ridosso del Tevere e affidarono la gestione della struttura  alle suore Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli. Fu tra i primi ospedali pensato per le cure dell’infanzia, si chiamò da subito Bambino Gesù, aveva 12 posti letto e le prime pazienti furono 4 bambine, era il 19 marzo 1869!
E coì inizia la storia del grandissimo Ospedale Pediatrico Bambino Gesù puntodi riferimento per cure, ricerca, innovazione, scoperte scientifiche, collaborazioni, pioniere nei trapianti, in Italia e in tutto il mondo, progetti di solidarietà internazionali e tanto altro.

* Nel 1887 la sede venne trasferita al Gianicolo.

* Nel febbraio del 1904 Papa Pio X andò in visita all’ospedale, evento eccezionale: era la prima visita di un pontefice alla struttura.

* Nel corso degli anni altre famiglie fecero delle donazioni contribuendo alla crescita del piccolo Ospedale che diventò punto di riferimento per i piccoli pazienti di Roma fino a registrare, nel 1907, 1000 degenti.

* Con i ricoveri crescevano conseguentemente edifici e i servizi. Nel 1912 fu costruito un edificio da utilizzare come ambulatorio per coloro che potevano essere seguiti esternamente, ciò fu indispensabile, sia come filtro ai ricoveri che per permettere dimissioni anticipate per bambini in via di guarigione.

* L’ospedale divenne un importante punto di riferimento per la gestione di emergenze nazionali come il drammatico terremoto di Avezzano nel 1915 e la tragedia della Prima Guerra Mondiale

* Nel 1920 la Regina Elena di Savoia donò (dopo che nel 1917 le aveva già affidato la Gestione) alla nobildonna Maria Salviati la colonia–sanatorio di Santa Marinella che diventerà Ospedale Pediatrico Bambino Gesù sede di Santa Marinella   
       
* A Febbraio del 1924, la famiglia Salviati donò l’Ospedale Bambino Gesù (e tutte le sue proprietà) alla Santa Sede (allora era Papa Pio XI) che così diventò l’Ospedale del Papa.

* A partire dal 1926 l’ospedale fu ampliato con nuovi padiglioni, grazie ai fondi donati dai Cavalieri dell’Ordine di Malta,

* Nel 1929, alla firma dei patti Lateranensi, (mutuo riconoscimento tra il Regno d’Italia e la Santa sede) la Città del Vaticano mantenne l’Ospedale Bambino Gesù come zona extraterritoriale in territorio Italiano.

* Dal 1940 al 1945, durante la seconda guerra Mondiale l’Ospedale Bambino Gesù, pur attraversando come tutti, un periodo di difficoltà, rimase sempre aperto anche grazie al fatto che era proprietà della Città del Vaticano, paese non belligerante.

* Il giorno di Natale del 1958 Papa Giovanni XXIII si recò a trovare i piccoli degenti dell’ospedale Bambino Gesù. Fu un evento emozionate ma, soprattutto, eccezionale, dato che da quasi 55 anni, nessuno Papa (dopo Pio X nel 1904) si era recato a visitare l’Ospedale, neanche dopo che era diventato l’Ospedale del Papa!

* Nel 1978 Papa Paolo VI affidò al Bambino Gesù una vasta area, in località Torre di Palidoro, lungo la via Aurelia, con tre padiglioni già adibiti all’assistenza di bambini con poliomielite o paralisi spastica. Brevemente la struttura venne riconvertita in “Centro per le Deformità Vertebrali e per la Cura del Diabete”: nacque così la sede di Palidoro del Bambino Gesù che, in brevissimo tempo, si affermò come centro di assistenza medico-chirurgica di avanguardia.

* Dopo il decreto del Presidente della Repubblica nel 1980 circa il riordinamento della docenza universitaria e le possibili convenzioni di tipo didattico tra Università e Ospedali, per il sostegno alle scuole di specializzazione, l’Ospedale Bambino Gesù, dopo la ristrutturazione del Padiglioni Salviati e la creazioni di spazi adatti ed attrezzati, iniziò a stipulare, gradualmente, convenzioni con le facoltà di medicina romane di:  “La Sapienza” “Tor Vergata” e, ovviamentel’Università Cattolica del Sacro Cuore.

* Nel 1985 ha ottenuto il prestigioso titolo di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico I.R.C.C.S. combinando assistenza sanitaria avanzata con un’importantissima attività di ricerca.

* Nel 1993 iniziò la ristrutturazione edilizia sia al Gianicolo che a Palidoro. Estremamente importante fu la creazione del MITA (Modulo interdisciplinare per le terapie avanzate), che consente di fare trapianti di midollo in bambini immunodepressi in condizioni di stretto controllo ambientale.

* Il 24 maggio 1995 entrain vigore la legge 187che regola i rapporti tra l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” ed il Servizio Sanitario Nazionale.

* Nel 2006 ha ricevuto il primo accreditamento JCI (Joint Commission International), che certifica l’eccellenza nelle prestazioni sanitarie.

* Nel 2012 è stato inaugurato il nuovo polo ospedaliero a San Paolo fuori le Mura, nei pressi della Basilica e dentro le mura dell’Abbazia omonime e quindi in area extraterritoriale dipendente dalla Santa Sede, la quale vi esercita il proprio diritto di sovranità.  Non sono mancate polemiche per la costruzione di questo grande complesso (23.000 mc) a ridosso del famoso ed antico sito della cristianità tutelato dall’UNESCO.

* Nel 2014, proprio e soprattutto nella nuova sede di San Paolo fuori le Mura, ha aperto le porte dei Nuovi Laboratori di Ricerca.

* Nel 2019 ha festeggiato i suoi 150 anni di impegno e dedizione nel campo della salute pediatrica.

Ed ora? La sede storica del Gianicolo non basta più!
Gli spazi sono pochi, non più adatti a seguire l’I.R.C.C.S. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, il più grande in Europa, nella sua straordinaria e inarrestabile crescita


Solo pochi cenni su Prestazioni Sanitarie ed altro del Bambino Gesù

Nel 2022, l’Ospedale Bambino Gesù ha gestito oltre 95.000 accessi al Pronto Soccorso, 29.000 ricoveri, 32.000 procedure chirurgiche e interventistiche, più di 2.500.000 prestazioni ambulatoriali (oltre il 30% dei ricoveri riguarda pazienti provenienti da fuori Regione, mentre il 14% è di nazionalità straniera). L’ospedale è autorizzato a eseguire tutti i tipi di trapianto d’organo, cellule e tessuti in età pediatrica; nel 2022 sono stati eseguiti circa 338 trapianti (di midollo, fegato, rene e cuore, etc.), inclusi 4 impianti di cuori artificiali.
L’offerta assistenziale include tutte le specialità mediche e chirurgiche pediatriche, con eccellenza sia nella cura che nella ricerca.
Oltre 17.000 pazienti sono stati inseriti nella rete delle malattie rare.
Oltre l’Ospedale c’è di più! Con le collaborazioni internazionali l’ospedale offre solidarietà alle comunità locali con servizi sanitari di alta specializzazione e formazione del personale medico e infermieristico. I progetti sono attivi in tutti i continenti e anche in più paesi (che possono variare negli anni) contemporaneamente come, ad esempio: Giordania, Cambogia, Giappone, Iran, Kenya, Tanzania, Egitto, Albania, Etiopia, Kazakistan, Bolivia, Perù, Panama, Colombia, El Salvador, Paraguay, Repubblica Dominicana, Ecuador. Libia, Repubblica Centroafricana, Siria, Cina.
L’Ospedale Bambino Gesù accoglie famiglie provenienti da fuori regione, garantendo assistenza alloggiativa gratuita a 2.700 famiglie nel 2022. Circa 8.300 mediazioni culturali sono state effettuate per pazienti stranieri, per un totale di 13.000 ore di mediazione in 48 lingue diverse.Inizio modulo.

Il Bambino Gesù e il Servizio Sanitario Nazionale

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, di proprietà della Santa Sede, è disciplinato da normative specifiche e soggetto alla vigilanza del Consiglio per l’Economia e della Segreteria per l’Economia, in conformità con l’Ordinamento giuridico vaticano. L’accordo tra il Governo Italiano e la Santa Sede (legge 187 del 1995) regola i rapporti dell’ospedale con il Servizio Sanitario Nazionale. Questa legge conferma la soggettività dell’ospedale, rispettando le disposizioni del Trattato Lateranense. L’ospedale è autorizzato a operare con il Sistema Sanitario Nazionale e a condurre ricerca come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), con riconferme periodiche dei requisiti previsti.
All’Ospedale Bambino Gesù è possibile prenotare visite sia con il SSN che prestazioni a pagamento in Libera attività Professionale perciò anche per curare i nostri bambini presso questo eccezionale (per molteplici ragioni) Ospedale potrebbe essere utile l’iscrizione a Salute Privata.

…La Storia, OGGI, dell’Ospedale Bambino Gesù

Da anni la direzione del Bambino Gesù chiedeva alle istituzioni nuovi spazi perché la struttura della sede storica sita, dalla fine dell’Ottocento, nel convento di Sant’Onofrio è sempre più angusta per un colosso ed una eccellenza mondiale, quale è oggi l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, per la cura, la ricerca e le molteplici attività assistenziali.
Finalmente si stanno avviando concretamente le procedure per un trasferimento, e conseguente necessario ampliamento, dalle pendici del Gianicolo al Portuense, a meno di 5 chilometri di distanza. Il Bambino Gesù, eccellenza pediatrica europea  è pronto a trasferirsi negli spazi dell’ex  Ospedale Forlanini ; con la possibilità di  creare una grande cittadella della salute, sfruttando le sinergie con i vicini San Camillo e Istituto Spallanzani.
È storia recente, in questo inizio 2024 è stato ufficializzato, quanto era allo studio da un anno tra il Vaticano e lo Stato Italiano: il trasferimento del Bambino Gesù nell’ex Ospedale Forlanini, chiuso eabbandonato dal 2015.
Il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, hanno ufficializzato l’accordo firmando, l’8 febbraio scorso una Dichiarazione d’intenti per il trasferimento del Bambino Gesù al Forlanini, luogo idoneo per la realizzazione della nuova sede.
Nell’accordo si è riconosciuto e sottolineato lo status di grande eccellenza dell’Ospedale Bambino Gesù, a livello nazionale ed internazionale, nel campo della cura e assistenza sanitaria pediatrica nonché nella ricerca biomedica. Si è preso atto che le attuali strutture, in particolar modo la sede storica del Gianicolo, non consentono ampliamenti e conseguentemente miglioramenti e crescita, sia dell’offerta sanitaria che delle attività di ricerca biomedica.
La strada sarà ancora lunga ma con l’accordo è stato delineato il percorso che concretamente dovrebbe essere:

  • La Santa Sede dovrà acquistare l’area, ad un prezzo ancora da concordare,
  • La Santa Sede dovrà dare in concessione il diritto di superfice all’Inail che dovrà realizzare il nuovo ospedale,
  • La Santa Sede dovrà prendere in affitto il nuovo ospedale

Il sottosegretario Mantovano, durante un incontro con i giornalisti riguardante la Dichiarazione d’intenti, ha spiegato che la decisione di aprire una nuova sede è il risultato della volontà congiunta di fornire spazi adeguati per i bambini con gravi patologie, i loro familiari, i medici e la ricerca. Ha descritto il processo come complesso dal punto di vista legale ed economico ma in linea con lo spirito del Concordato tra la Santa Sede e lo Stato Italiano, sottolineando la presenza di diverse realtà che condividono gli stessi obiettivi, soprattutto la cura dei più fragili. Mantovano ha concluso delineando l’obiettivo di aprire la nuova sede entro il 2030 per fornire all’Ospedale Bambino Gesù spazi significativamente più ampi rispetto a quelli attuali, necessari per sviluppare appieno le sue potenzialità riconosciute a livello mondiale.
Come previsto dai Patti Lateranensi, l’area dell’ex Forlanini, dove sorgerà la nuova sede del Bambino Gesù, avrà immunità extraterritoriale; forse per questo non mancheranno polemiche, come già ci sono state in passato, anche nel 2012 all’inaugurazione del nuovo polo ospedaliero a San Paolo fuori le Mura.
Non intendiamo giudicare se le eventuali polemiche siano condivisibili o meno, ma riteniamo che non possano e non debbano in alcun modo danneggiare il lavoro eccellente che il Bambino Gesù ha fatto, sta facendo e farà per tutti i bambini; auspichiamo invece che si faccia ogni sforzo per trovare, se necessario, accordi politici ed amministrativi tra le parti, in maniera equa.   

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